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lunedì 12 dicembre 2011

White Ribbon: Anche a Bressanone Uomini contro la violenza

Il banner di grandi dimensione visibile all´ingresso nord della cittá dal 25 novembre al 10 dicembre ha reso chiaro segno che anche qui cresce la sensibilitá per una convivenza che deve essere caratterizzata da rispetto e dal rifiuto di ogni forma di violenza. L´azione é stata appoggiata dalla Commissione per le Pari Opportunità.
Assumersi la propria responsabilità - questo è stato lo slogan di quest´anno ed il tema intorno cui ruotava la discussione. I promotori del movimento "Fiocco Bianco", fondato nel 1991 in Canada, sono uomini del Centro di iniziativa della Val Pusteria e delle Comunitá comprensoriali Valle Isarco e Val Pusteria. La campagna, quest´anno, é stata sostenuta anche dalla Commissione per le Pari Opportunità. Uno dei promotori locali della campagna è Markus Frei, Distretto Sociale di Bressanone: "Con questa iniziativa vorremmo coinvolgere quanti piú uomini a fare la loro parte ed assumersi la propria responsabilitá nel cercare di risolvere ed arginare il problema della violenza maschile". Alessandro Saggiorato e Peter Perez della nostra Commissione sono intervenuti durante la seduta del Consiglio Comunale di fine Novembre per richiamare l´attenzione di tutto il consiglio con la distribuzione dei fiocchi bianchi, simbolo della campagna, ai componenti maschili del Consiglio Comunale, che ha mostrato attenzione e sensibilità al tema.

mercoledì 30 novembre 2011

Progetto Casa Rainegg: prospettiva di futuro nei momenti difficili

Quando una donna sola con figli o in stato di gravidanza si trova a dover affrontare situazioni di grande criticità , materiale e psicologica:  mancanza di mezzi economici  senza sostegno parentale e senza alcuna altra rete di sostegno, la diagnosi di una malattia mentale, si sente franare il terreno sotto i piedi e con lei anche i suoi figli. La Casa Rainegg a Bressanone/La Mara si occupa di questi casi. Su invito, la Commissione per le Pari Opportunità si è incontrata con la responsabile del progetto, Brunhilde Pichler, che ha illustrato il progetto stesso, la sua evoluzione e le opportunità di superare con esso le criticità  e di offrire aiuto nel contribuire con successo al reinserimento di madri e figli in un progetto di vita . La Casa Rainegg, visitata il giorno 21  novembre, è attiva dal 1995 ed è un’articolazione del Kinderdorf che sostiene il progetto. In questo edificio sono situate 10 unità abitative, dove le donne ed i loro figli , con il  sostegno e  l’assistenza delle operatrici,  possono superare le loro criticità ,  progettare e riprendere una vita autonoma, tutto  in un periodo di tempo che si aggira mediamente intorno ad un anno ma dove la durata non è comunque tassativa ma stabilita in relazione al singolo caso. Diversamente dalla Casa delle Donne che si occupa soprattutto di casi in emergenza, qui si cerca di intervenire esclusivamente sulla pianificazione per il  reinserimento delle donne e dei loro figli. Il progetto si occupa dell’accoglienza esclusivamente di donne/madri e con figli, che se maschi, non devono avere più di 12 anni. Il finanziamento del progetto deriva da donazioni e contributi sociali.
Purtroppo ancora non esistono progetti simili che offrano le stesse opportunità a donne sole con figli maschi di età maggiore dei 12 anni o a padri soli con figli che si trovino a vivere le stesse difficoltà.

venerdì 30 settembre 2011

Serata di beneficenza 30 anni Assistenza Tumori Alto Adige

Una serata speciale anche per noi: La Serata di beneficenza 30 anni Assistenza Tumori Alto Adige. In foto con la presidentessa Renate Daporta Jöchler: Monika Leitner, Barbara Senn, Petra Libera, Alessandro Saggiorato. Presenti erano anche Renate Prader ed Elda Letrari.
Grazie per l´invito, Renate!

Barbara Wielander presenta la Casa delle Donne di Bressanone

Circa il 20% delle donne con un rapporto di coppia è vittima di violenza. I dati – peraltro in linea con la media internazionale – sono davvero allarmanti: Per l’organizzazione mondiale della sanità la violenza contro le donne costituisce uno dei maggiori problemi di salute a livello mondiale. Anche in Alto Adige i casi di violenza sono in aumento – nonostante il basso numero di denunce da parte delle vittime. Così, ad esempio, presso il Commissariato di polizia di Bressanone negli ultimi tre anni sono stati denunciati solo 12 casi di violenza domestica (in parte reiterata). Sono questi i dati presentati dalla responsabile del Consultorio per donne in situazioni di violenza, Barbara Wielander, nell’ambito di un incontro con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Bressanone. Dati che non rispecchiano la realtà. Solo l’anno scorso, infatti, sono state 90 le donne che si sono rivolte al Consultorio, mentre la Casa delle Donne ha accolto 30 donne e i loro figli. La Casa delle Donne di Bressanone è una di 5 strutture protette in Alto Adige che offre ospitalità a donne vittime di violenza e le aiuta a ricostruirsi una vita autonoma e priva di oppressione e violenza.
Purtroppo in Alto Adige mancano istituzioni paragonabili che si rivolgono a uomini vittime di violenza. Per loro è tuttora difficile - per non dire impossibile - rendere pubblico il loro destino. Il Consultorio maschile della Caritas offre invece consulenza a tutti gli uomini che vogliono confrontarsi con la propria propensione alla violenza e cercano un punto di riferimento dove ottenere consulenza legale e psicologica gratuita in un contesto anonimo e confidenziale.


lunedì 29 agosto 2011

Nuovo presidente e nuovi progetti a Bressanone

“La nuova Presidentessa della Commissione Pari Opportunità presenta nella rubrica “Persone ed idee” del  numero del mese di Agosto del “Brixner” il programma di attività per i prossimi 4 anni , a cui la Commissione stà già lavorando!
Consultabile nella versione on – line alla pagina : http://www.brixner.info/de//home.
Buona lettura!”

venerdì 20 maggio 2011

Teresa Akorimo – “Racconti dell’Altro Mondo”

Le storie del nord- est dell’Uganda hanno visibilmente coinvolto i partecipanti all’incontro del 20 maggio con Teresa Akorimo di Gamatui, direttrice di una scuola  femminile frequentata da circa 600 ragazze.
Teresa Akorimo  ha narrato le sue esperienze in una terra ancora fortemente condizionata da culture e pratiche che si scontrano con il rispetto della persona e della donna in particolare; né è un esempio la pratica dell’infibulazione ossia la cd. mutilazione genitale femminile, rito di iniziazione senza  il quale per le ragazze spesso diventa difficile vivere nel villaggio ed avere la possibilità di sposarsi.
Nonostante infatti l’Uganda abbia già da tempo approvato delle leggi che vietano tale pratica, nella zona di Gamatui la mutilazione genitale continua ad essere diffusa.
Unica rimedio per il rifiuto di questo “rito” , cui le ragazze si assoggettano spesso spontaneamente per le pressioni sociali e familiari è la scuola, l’educazione, attraverso cui  liberarsi.
E la scuola di Teresa Akorimo a Gamatui ha proprio questa funzione di riscatto e liberazione.
Sulla facciata della scuola appare a grandi lettere il nome di Bressanone, la scuola è stata infatti finanziata con l’aiuto della città .

lunedì 9 maggio 2011

Incontro con i membri della precedente Commissione.

L’incontro della sera del 9 maggio con Brigitte da Rui e Sandra Anderle, membri della precedente Commissione, è stata l’occasione per una breve ma interessante storia della Commissione dai suoi esordi ad oggi.
La Commissione esiste ormai da 13 anni , la prima Presidenza fu affidata ad Hanni Bernardi.
Le attività ed iniziative della Commissione hanno spaziato negli anni dall’organizzazione di corsi per la “sostituzione” dei pneumatici” e “catene” alla promozione dell’insediamento del “nido” in zona industriale, dalla annuale “Festa della Donna” alla pubblicazione di un libro su figure rilevanti di donne nella storia di Bressanone.
Brigitte Gasser Da Rui ha ricordato che non sempre è stato facile ma la consapevolezza di dare un’apporto nuovo alla presenza e visibilità delle donne di Bressanone le ha sostenute.
Sandra Anderle ha manifestato l’apprezzamento per la presenza di due uomini – Alessandro e Peter – nella Commissione, segno questo di una nuova sensibilità per le problematiche definite un tempo Impropriamente come solo di “donne” ed ha rivolto a tutta la Commissione un augurio per la futura attività.